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UNA COLAZIONE OFFERTA ALLA CROCE ROSSA E AI MEDICI

14 Marzo 2020,  LA STAMPA Sarah Scaparone

I pasticcieri piemontesi si mobilitano e portano le colazioni negli ospedali e nei presidi della Croce Rossa a Torino, a Cuneo e nelle rispettive province.
Il concetto è chiaro: #aiutiamochiciaiuta "perché noi non possiamo fare niente né per la situazione, né per i nostri malati, ma possiamo fare qualcosa per i medici e gli infermieri che stanno lavorando senza sosta" spiega Simone Salerno della Pasticceria Chocolat di Gassino, che ha iniziato a donare croissant e brioche. E' stato un attimo, poche telefonate e la catena di aiuti si è attivata, come spiega il vicepresidente di Ascom Torino, Giovanni Dell'Agnese: "Ne parlavamo proprio con Oliviero Alotto, fiduciario Slow Food, che ha portato alla nostra attenzione l'idea di fare qualcosa tutti insieme. Appena lanciato l'invito a pasticcieri e gelatieri piemontesi, abbiamo raccolto una trentina di adesioni: Simone Salerno coprirà la zona di Chivasso, mentre con gli altri ci occuperemo dei presidi ospedalieri di Mondovì, Cuneo, Alba, Pinerolo e Torino portando pasticceria e gelati all'Amedeo di Savoia, Don Bosco, Cto, Regina Margherita e Maria Vittoria. Non è che l'inizio, e sono sicuro che nei prossimi giorni molti altri professionisti si uniranno".
Da ieri sera i laboratori di pasticceria sono tornati ad aprire per fare del bene e produrre dolci destinati a quelli che oggi sono definiti eroi. Ma le azioni di solidarietà sono in aumento: Edoardo Cavagnino, di Pepino, ha donato al Gradenigo e all'Amedeo di Savoia dieci chili di cioccolatini, mentre Carlo Ricatto prosegue a donare pizze sospese in ospedale a fronte di donazioni a Specchio dei Tempi. E il suo locale diventa luogo di scambio con altri pizzaioli pronti a dedicare tempo e materie prime per una giusta causa, come Massimiliano Prete che, ospite di Bricks, preparerà le pizze come questa sera.

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